La ritrovata consapevolezza delle responsabilità, l’amore nutrito per mia moglie, in vita come in morte, l’affetto dei miei figli, avevano ricacciato dalla mente l’assurda idea di tagliare quel filo che mi ero apprestato a recidere.
Spalancai le imposte semichiuse. La camera fu inondata di luce. Il sole aveva vinto la sua contesa con la nebbia ed ora tracotante festeggiava la sua vittoria.
La città vibrava di vitalità… Respirai profondamente…riordinai in fretta la valigia.
Poche ore dopo ero sul treno. Ritornavo a casa, quella che era la mia nuova casa e nel bagaglio dei miei pensieri uno fra tutti ritornava imperioso: “Aiutami a vivere” .
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