....per sorridere un po'
AL SUPERMERCATO (un anno fa circa) – ore 10,30 del mattino
Siamo in lock down , zona rossa, tutti muniti di mascherina che non sempre copre il naso (come si fa a non far appannare gli occhiali?), sguardi tristi e silenzio, si ode solo il fruscio della merce che scorre sul banco e la cassa che conteggia inesorabilmente la merce acquistata.
Lo “stare a casa” in quel periodo ci ha abituati tristemente a non scambiare quattro chiacchiere, a non udire sonore risate, a non spettegolare .
Ma, grazie a Dio, la sicilianità prima o poi viene fuori e il silenzio, all’improvviso, viene squarciato da una risata generale, quelle sane risate che ti aprono il cuore e che fanno pensare che tutto finirà bene.
Due signore, in attesa nella fila abbastanza lunga che conduce alla cassa, con i carrelli strapieni di merce (meglio mettersi al sicuro e far diventare casa propria un mini market, come se fossimo in tempo di guerra), pur mantenendo le distanze di sicurezza (un metro e mezzo almeno, sic!), cominciano a scambiarsi battute e, per forza di cose, considerata la distanza, alzano il tono della loro voce catturando l’attenzione di chi sta loro attorno.
TIZIA: “ Mah, dobbiamo vedere come andrà a finire, proprio stamattina, ascoltando il telegiornale ho sentito che ci vogliono chiudere per un altro mese.
CAIA: “ Ma quando mai, io me ne fotto, la spesa me la faccio tutti i giorni così cammino un po’. Ho una certa età e le mie gambe non possono stare ferme per troppo tempo.
TIZIA: “ se proprio lo volete sapere io mi sono sistemata, mi sono comprata un tappeto (tapis roulant), quello che fa camminare dentro casa.
A questo punto le due signore catturano l’attenzione delle altre signore messe in fila. Le distanze si accorciano e i carrelli cozzano uno contro l’altro.
SEMPRONIA: (Immaginandosi una specie di tappeto magico che oltre a farla camminare abbellisce l’ambiente casalingo). “ ’Un tappeto che fa camminare? Che novità è questa? Raccontate dunque, raccontate, interessa anche a me.
TIZIA : “Vero è che mi è costato un sacco di soldi, ma ne è valsa la pena. Quando mi alzo la mattina attacco la spina alla corrente elettrica, ci salgo sopra e mi faccio una bella camminata, le prime volte non è stato semplice, sono caduta, ma, grazie a Dio non mi sono fatta male. E allora, vi dicevo, ci salgo sopra , lo metto a velocità bassa e comincio a camminare, nel frattempo, per non annoiarmi guardo la tv così ho imparato tante ricette di cucina.
CAIA: “Ma vedi, vedi, l’ingegno umano , quasi quasi me lo faccio comprare da mio marito così spero di togliere qualche chilo in più che ho messo . Ma, mi dica una cosa, qualche ricetta buona me la potrebbe dare? Una ricetta dietetica che comprende le verdure?
SEMPRONIA: “Anche a me per favore, in cucina purtroppo non sono tanto esperta e mio marito non fa altro che lamentarsi”.
TIZIA: “Come no, ce l’avete un pezzettino di carta e una penna?”
A questo punto la signora Tizia ha attirato l’attenzione di tutti, cassiera compresa che fornisce le signore di carta e penna. Si ferma la cassa, le distanze si accorciano, le mascherine si abbassano e il vocìo generale ridà vita a quell’ambiente.
TIZIA : “ Oggi vi faccio leccare i baffi! Vi do’ una ricetta che fa svegliare anche i morti; quando preparo questa pietanza, i miei coinquilini mi bussano alla porta per capire cosa sto cucinando, il suo odore invitante si espande dappertutto, anche sulle scale.
CORO DI SIGNORE: ” Avanti forza, stiamo scrivendo! “.
TIZIA : “ La ricetta di oggi è…….broccoli affogati nel vino, una ricetta tipica siciliana. Gli ingredienti sono: broccoli viola siciliani, cacio cavallo dop stagionato ragusano , un bel pò di salsiccia con il peperoncino rosso, olive nere, acciughe salate, cipolle e tanto vino rosso”.
Gli occhi delle signore vanno ai loro carrelli per controllare cosa manca e all’improvviso si sparpagliano dentro il supermercato, non prima di aver raccomandato alla signora Tizia di avere la pazienza di aspettarle. Comprano gli ingredienti e di corsa ritornano alla cassa.
A questo punto con meticolosità annotano tutto quanto. Intanto le distanze si sono accorciate, i carrelli vengono messi di lato e la piccola folla di curiosi si stringe sempre più. La cassa tace, in attesa di riprendere il suo lavoro. Tanta confusione attira l’attenzione del proprietario del supermercato che , adirato perché non vengono rispettate le regole, alza il tono di voce.
PRORPIETARIO: “Che cos’è questo schifo? Non lo sapete che se entra qualcuno in divisa fa il verbale prima a me e poi anche a voi?”.
TIZIA: “ Signor Giovanni, non v’infuriate per piacere, sto spiegando una ricetta di cucina “.
PROPRIETARIO: “Una ricetta di cucina? Cosa sarebbe?”.
TIZIA: “Broccoli affogati nel vino”.
PROPRIETARIO: Guarda incuriosito il numeroso gruppo di donne attorno alla cassa , poi, anche lui, si arma di carta e penna e inizia a scrivere .
Finita di scrivere nei minimi particolari tutta la ricetta, la cassa ricomincia a lavorare le signore si rimettono in fila , ma, prima di rialzare la mascherina , scoppiano tutte in una risata contagiosa, ridono a più non posso, quasi che quella sana e sonora risata le liberasse momentaneamente dall’incubo del virus.
Ho atteso diverso tempo il mio turno alla cassa ma non avevo fretta, è stato veramente piacevole essere spettatrice e assistere a quella scena che si stava rappresentando nel teatro di tutti i giorni, un momento di sana normalità.
A proposito, la famosa ricetta siciliana dei “brocculi affucati ‘nto vinu “ (broccoli affogati nel vino), io la conosco da tempo e ascoltarla dalla voce della signora Tizia che si è persa , descrivendola nei minimi particolari , è stato come ascoltare una poesia in lingua siciliana.
michela
73 615 77
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