Come una trivella il pensiero ruota nella mente. Scendendo lungo chissà quali canali entra diritto nel cuore... Lì, scava vorticosamente, insedia il suo dolore, profondo e lancinante come la punta di un trapano che perfora e trafigge. Pure, laggiù, non v’è molto da trafiggere, lì... Nel centro delle emozioni v’è calma apparente dove il mare immoto dei ricordi si lascia penetrare come acqua e, lento e languido, cede ogni immagine, ogni dettaglio di quella lunga storia rimasta senza avvenire. Ed ora torna con tutta l’intensità che il passato vi ha annidato. Assorta rammento e rifletto, quanto profondo è il male? 

Pubblicata in antologia "Cento parole per una foto" ed. Pragmata 

 

 

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