Non c’è anima senza ombre.

In un mondo di tessere ballerine

il piede procede veloce,

inciampa,  spariglia le carte

fino a far dondolare la terra

schiantandosi poi  sulla pista

senza il passaporto da supereroe.

 

Cosa c’è dentro le biglie?

 

Sulla pista immaginaria

rotola la pallina, rotola a dismisura

trascinando con sé polveri aliene

e cibi finti masticati senza sale

nell’incomprensibile gioco  a specchio

dove il principio è già la fine.

 

Ogni fine è già un inizio.

 

Bambole di pezza sempre più in fuga,

continuano a sfogliare giorni

inseguendo  la vita

racchiusa in una  palla

che l’inquieto Dio di Abramo

non permette  vada mai in buca.

 

Bambino fermati,  per non farti male.

 

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