Cosa dovrei dirti ancora?
La navigazione ha consumato il vento
e le vele dell’albero maestro
-consunte di schiuma-
urlano dolore e morte.
Se per nasconderti allo sguardo
hai virato dalla rotta
-verso l’oscurità del cielo-
ricordati dell’ormeggio, del vispo mattino.
Non abbandonarti alla luna insonne
e attendimi oltre quel riparo;
alle maree silenziose stendi la mano
e porgi l’orecchio allo sciabordio dell’onda.
Ti attenderò un attimo ancora
nascosto tra le pieghe del giorno
quando il cielo è fermo
e il mare calmo.
Carmelo
12 47 12
-
0
-
0
-
0
-
0
-
0
-
0