Ribelle all’acidità del tempo

in cui dovrò specchiarmi ancora,

continuo imperterrito a sognare

e non per questo chiamatemi vigliacco.

 

Chiamatemi vigliacco quelle volte

che mi vedrete impallidito e muto

senza la forza di reagire un po’

alla richiesta che d’affetto preme.

 

Continuo a sognare

scordando performance dell’oggi

mentre i respiri vorrei sentire

nascosti nel cuore della baldoria.

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