Spiritualmente proiettato all’infinito
affidandosi viaggiava in altro mondo
con mente e corpo lontani dall’àmbito
straordinario fu il sollecito quel giorno.
Lui prontamente disponibile si rese
sconosciuto l’ordinante era da sempre
mentre in pace d’altro mondo si protese
svanivano pian piano freddo e vento.
Uguali si alternavano i suoi passi
non pensava, non sentiva, non vedeva
spazio, tempo, tutto scompariva
mentre nel mistero s’immergeva.
Volgeva ai bisognosi l’ascoltare
recitando con amore mai vissuto
era seguito e lo capiva dal prodotto
consigliante al pregante di pregare.
Sostenuto dall’amore del Signore
lontano si estendeva il navigare
ai sofferenti implorava pace e amore
e dal mistero consigliavano l’andare.
La risposta dal suo stato è percepita
trasformante come mai era capitato
va imperterrito anelando all’amore
dal profondo totalmente rinfrancato.
Ma uno strano, lento influenzare
lo distorna dalla recitazione
contro il male gli si chiede di pregare
e carne ed ossa sono in vibrazione.
Momenti oltre il mondo e di sconcerto
la dimensione in ogni piega si rivela
a tentoni aggrappandosi al suo cuore
anche il sangue nelle vene gli si gela.
Imprevedibili le cose di altra vita
che si rivelano in certi momenti
e in altri territori inesplorati
sembrano gelare anche indumenti.
Comunque procede e non si arrende
alla recita si avvince con passione
e l’andare che propone quell’ardire
non può dipendere che da santa ragione.
L’adorazione si dimostra inebriante
il recitare in altri mondi si proietta
sospinto da un amore dilagante
nella pace il suo futuro si prospetta.
E come da un bagliore illuminato
ogni anfratto sente dispiegarsi
ritrovandosi d’incanto trasformato
e per la guerra lo invita ad arruolarsi.
Confusione lo sorprende alla richiesta
mai pensato ha di combattere il Signore
e prosegue imperterrito in preghiera
sorretto dall’ascolto del suo cuore.
Da lui si lascia prendere per mano
comprende ciò che gli pretende il lume
si dona totalmente alla richiesta
e la forza gli straripa come un fiume.
Protetto dal Signore muove fiero
delle sue schiere vuole farne parte
commozione lo sorprende nel sentiero
in un abbraccio straordinario d’amore.
Nelle milizie contro le orde impure
disposto totalmente per la guerra
s’inginocchia per promettersi fedele
e finisce brutalmente muso in terra.
Strapazzato in ogni parte si ritrova
dal male è quell’assalto organizzato
all’interno del suo corpo c’è scompiglio
e dolore all’affondare dell’artiglio.
I suoi nervi si tendono con forza
allorquando risponde con vigore
di sottostargli non ne vuole sapere
a chi distoglierlo vorrebbe dall’amore.
Lotta intensa, dura e travolgente
procede senza sosta e non finisce
e come nelle spire di un serpente
contrasta chi al male solo ambisce.
Persevera in preghiera come mai
sa che da solo non si può salvare
i giorni e le notti di infinito amore
dovranno dimostrargli con chi stare.
A Gesù Cristo ancora si rivolge
in lui ripone tutte le speranze
giorni e notti l’ha sorretto nella lotta
che intervenga a stabilire le distanze.
La mamma lentamente si rivela
lo sente dallo strano dialogare
che si manifesta dal suo cuore
attenuando l’intenso tempestare.
Ancora persevera in preghiera
e alla distanza risulta vincente
l’astore lascia quindi la sua presa
e del pregante libera è la mente.
Antonio Balia
34 260 38
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