È virgola che il periodo spezza.

Lo amplia con cura, lo articola al meglio

finché nel punto il pensier non si esprima.

 

È sfogo di fonte che rivolo trova.

Lo plasma, lo accresce, lo affida alla terra

finché nel letto fiume diventa.

 

È acqua che l’alveo abbandona.

Lo estende, lo abiura nel tacito accordo

finché nel suo delta mescola idea

 

e, confusa, muore nella vita del mare...

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