Sbocciata fra sorrisi di myosotis Non così il mio.
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ester
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Sbocciata fra sorrisi di myosotis Non così il mio.
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Il verso nasce dal cuore, inaspettato e indifferente a noi che lo desideriamo e siamo ben consci di non poterlo dominare, ma ne viviamo l'attesa per prendere ogni volta un respiro, un'orma tracciata per ricordare nel tempo che siamo esistiti.
Hai detto bene: in questo testo l'affanno del cuore, che chiama a scrivere, si fonde con le fatiche fisiche di riordinare personalmente un giardino ereditato, che comporta ricordi, difficoltà reali... inutile scacciare il verso che vuole raccontare mille cose e somiglia alla zappa che rivolta le zolle, estirpando ciò che fa ancora male... Grazie, Luigi!
Come mi sento vicino a questo tuo descrivere la poesia, sembra proprio che viva di vita propria e che, quando vuole essere scritta prorompi dentro di noi per essere liberata senza freni, anche se noi in quel momento non lo vorremmo...
Ma lei spinge e noi dobbiamo lasciarla uscire...
Complimenti Ester,
ciao
"Fingerò che nulla sia accaduto" Quanto ho vissuto questo verso.