figli della notte
Nella notte va la mia chitarra,
canticchia a bassa voce, lungo
le strade della poesia, a rincorrere
la salsedine e l’onda in riva al mare,
tutte da assaporare controvento.
Reinvento il gioco sotto questo cielo,
strappo i rami secchi ed asciugo
rimpianti dalle immagini sfocate,
riconciliandomi con il mondo.
Anche la neonata luna guarda il mare
e attende che, dal suo grembo imbronciato,
non più accartocciati pensieri ,
dai tarli liberino la ragione.
Soffia ora il vento della verità
sull’infinito orizzonte che riverbera
bellezza sui poeti figli della notte .
Le parole mai dette sul quaderno della vita
adesso s’involano e innalzano un canto.
michela
73 612 77
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