Della memoria carico otri praticando il viaggio
e con rimprovero affronto l'esperienza
che poco insegna e spesso trae inganno.
Ovunque vada erronea nel mio errare,
chiodi di garofano infilano mele rosse
e in posa sopra il piano specchiato
riflessi avvelenati dalla lingua biforcuta.
Eva travestita da Biancaneve
chi è la strega e chi la sposa verginale
nel cui ventre striscia la serpe del peccato?
Vagheggiando la notte racconto a me stessa
favole che nessuno mi ha mai illustrato
e spengo candele che fumano ancora
in bianche spire profumate
nel buio bucato dal bianco d'Avorio.
Mi perdo - qui e ora - ombra maniacale
nascosta al bagliore d'inutili illusioni,
m'inerpico sui fili che il destino muove
angelo ribelle battuto ma non sconfitto.
Daniela Sulas
Daniela
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