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Scritto da Carmen Cantatore. Pubblicato in Poesie il 31 Mag 2022.
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Ungerò il mio corpo con olio profumato,

essenza di nardo.

E di unguento e balsamo

lenirò ferite lacerate.

Su candidi lini deporrò le membra

quando stanche staranno

nell'immobilità del sonno eterno.

Chiuderò gli occhi.

Pesanti, le palpebre, saranno usci

e discrete cortine di silenzio.

Ho dentro, nell'anima, portoni pesanti d'indiscrezione.

Sfondati e oltrepassati in mortificazione.

Porterai il tuo sasso gravoso,

lo poserai sul mio sepolcro

con mani tremanti brancolanti nei ricordi

sudario del nostro vivere.

Essenze.

Umori e nostalgie.

Retaggi di pelle, in legni e resine,

tra anfratti violati, espugnati, sofferti e donati.


Carmen Cantatore

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