Lascio sfumare i ricordi di me.
Non li ravvivo tornando sui passi
che feci. Lascio che resti di mio
quello che fui per gli sguardi e gli orecchi.
Nelle memorie velate (chissà?)
apparirò pure bella, raccolta
in misteriosi silenzi, in disparte.
Soggiorno in stanze segrete, indossando
vesti vissute, cucitemi addosso
dal tempo, che mi vergogno a mostrare.
Chi mi conobbe mi tenga racchiusa
e mi conservi com'ero una volta
in ovattati recessi segreti.
Gisella Ruzzu
21 113 23
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