Nuvole arse ruotano il cielo

e dentro la volta s'attarda,

guardinga, l'eterea falce

in quarti perduti e trovati.

Le mille stille sull'acqua

che rompono e trillano,

in mosaici di luce e d'ombra

tremolando t'irridono.

Dell'ingenua si beffano,

attrici burlesque,

in corolle fiorite, appassite,

che nel farsi e disfarsi

adombrano o svelano

di stella l'immoto riflesso.

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