Sepolta nella roccia,
cattedrale d'antichi graniti,
rossa di soli
e furiosa di venti,
di spazi silenti d'intorno.
E così io sono.
Arenaria!
Ho rocce di scordanze in fondo.
Ho venti di pensieri traditi.
Ho eclissi di soli e di lune.
Ho astri splendenti.
Ho graniti scolpiti e pungenti,
sulla pelle tracciano solchi: ricordi.
Sbiaditi.
Cattedrale d'antichi momenti,
momenti caduti nel vuoto.
Caduti col fragore del dolore,
dentro carni graffiate d'artigli.
Caduti col fragore dell'Amore,
dentro suoni di sonni scaduti.
Graffiti di intemperie battenti.
Graffiti di tempeste furenti.
Carmen Cantatore
95 848 97
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