Si accende la notte 
sugli occhi chiusi del giorno
e dilaga le sue oscurità sui mali e sui dolori.
S'agitano i venti delle stelle 
che stupite piegano lo sguardo sulle ombre.
S'alza un grido ripugnante
e rimane appeso tra le coltri del pensiero.
Disordine e confusione questo vivere.
Nel mezzo del deserto lascerò le mie lacrime
là dove tu non le troverai, 'ché appena versate 
già saranno evaporate.
No, non chiederò pietà, nessuna elemosina.
La mia ricchezza già sovrasta,
La mia abbondanza basta a sé.
Colma sono di tesori siderali
che qui non hanno residenza.
Così andrò!

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