In questo silenzio di piombo odo

l'antico pianto di ninfe travolte

sui crinali scoscesi in cui giaccio

oltre i mille e vaghi struggenti

chilometri di negazione.

Là riversasti, nel ventre mio,

l'enorme voragine di assenze

cui tendo l'ascolto in emozioni

che pur parche non giungono.

Eppur vorrei, sorde e repentine,

improvvise folate di monsoni.

 

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