E sono madre e terra,
custode del tuo seme,
mare ove dilagano i tuoi orgasmi.
Muovo lungo sentieri oscuri,
trattengo la tua mano
acchè tu non abbia a perdere la meta.
Ignota questa rotta in mari tempestosi,
io al timone tu, sempre, all'albero maestro.
Hai cazzato la randa
e lo scafo scivola veloce,
sibilando e fendendo le onde.
V'è un porto in fondo a questa corsa,
là giaceranno le nostre vite
e nuvole di ricordi
come stormi di fenicotteri al passo
saranno i pensieri del nostro domani.
Carmen Cantatore
95 848 97
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0