Uomo perché non morto,
come se non bastasse.
Conforto in brevi parole di stesse cataste, parole bagasce.
Uomo come il vero
gioca tre vite da serio.
Uomo tacere tremendo confeziona creature magnifiche intorno.
Fermo come duomo
piange lamenti dentro,
che piove, lo senti nel gesto d’abbraccio, il cader, dal suono.
Uomo, mi cerco, lo sono.
L’anima desta ancora.
Fermo al movimento fisico intorno, sul fondo fango e tramonti, casa che tenta dimora.
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F.M.Narrastrofe@2018@
Francesco Marco Narrastrofe
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