Sola.

Mordo le pagine della vita

sgrammaticando gli umori

che tengono stretta la via.

 

Mormoro.

Dentro un abisso di giorni perduti

lacerati dalle grida d'un richiamo

ho percosso le ore e i minuti.

 

Brandelli.

Scivolano sulla superficie

vestigia di un tempo irto

che spine e triboli ha inferto.

 

Arranco.

Senza più briglie ti ho scosso

tu che hai creduto di abbattermi

e hai inferto colpi violenti in te.

 

Ravvediti.

Sull'orlo dell'abisso cerchi richiami

ma io sono qui, dietro le tue spalle

nell'ombra aspetto, dentro lo spettro.

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