Sono trascorsi mesi da ieri,
sono passati brividi sulla schiena,
Anche il miglior chiaro di luna
è morto al suolo di strada,
ucciso ogni giorno, a forza d'esser ammazzato.
Per questo pensavo
saresti stata, domani,
nostalgia indefinita.
Pensavo non avrei saputo
nemmeno se fosse stata
mestizia mia o lasciata li da un qualcuno
illustrazioni su pareti distanti
che tentano qualcosa che non so
in altra lingua in disuso senza parole.
Solo perché ti leghi a qualcuno,
annodi tre volte cent'anni,
sono passate, da ieri, epoche a fior di pelle
e mentre penso questo
mi è concessa, dagli dei,
la consegna delle donne.
e rincorse finite di glorie raggiunte
a riempirmi l'anima
di prestigiosa desolazione.
Io, di te, bestemmio temporali
come zampillo invoca Nilo miracoloso,
terrificante e meraviglioso.
Francesco Marco Narrastrofe
61 352 64
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