Ero qui da bambino.
Canterellava il vento serafino una melodia pensante,
un'estasi di tapparelle che, in mente, assaggio.

Camminava il vicolo passi interminabili,
colpi d'archibugio scavar pareti tutta notte
che nello scrivere queste parole è passata un'eternità.

Casa,
mai posseduta, mi ha ospitato e disconosciuto.
Non so spiegare ma quella, ora, è casa mia.

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