Attesa.
Voraci di congiunzioni
scolpiscono attimi
i momenti miei.
Tesa.
Ritorno e declino
di verbi che restano
parchi di luce
che va.
Tesi.
L'ignobile pensiero
m'adorna di lutto
e ombroso giace
sul ciglio
di pace.
Tesso.
Infinito telaio,
la mente mormora
d'inutili trame,
mai verranno, esse,
tradotte d'inganno
sul lento disfare.
Tremo.
E continuo a tessere
e fare e disfare
su questa esile trama
di fragilità e forza
che ordisce e tradisce,
mai pago,
lo spirito mio.
Carmen Cantatore
95 848 97
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