Registravo
il rumore delle mie palpebre
quando ti guardavo
pesavo
il pensiero di te
prima di addormentarmi
misuravo
la distanza fra i nostri corpi
mentre ci amavamo
stringevo nel pugno
l'atmosfera di ogni nostro incontro.
A chi mi diceva
che le palpebre non fanno rumore
che un pensiero non si può pesare
che la distanza è zero
e l'atmosfera in un pugno
è un nulla fugace
rispondevo:
di questo nulla
io vivo.
Ora che non ci sei più
che la vita è di nuovo mia
ho tutto quello che voglio
anche i sassi che raccolgo
sulla spiaggia dove ci siamo incontrati.
A chi mi dice
che sono fortunato
perché ho tutto
anche una bella collezione di sassi
rispondo:
di questo tutto
io sto morendo.
Cristiano Sias
74 1060 80
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0