L’ultimo viaggio
Albicanti pareti,
labbra oranti serrate
in salvifico dolore,
volto affilato,
scarne membra
giacenti
in candido letto,
estremo lumicino
di sguardo
che s’appaga
dell’ultimo raggio.
S’affollano pensieri,
smarriti, confusi
nella vaghezza
del tempo,
dell’uscir di vita,
di tutta una vita.
Nella mente s’avanza
nebulosa immagine
di sofferta esistenza:
remissioni concesse,
assoluzioni negate,
invocate indulgenze,
peccati senza censura.
Riemergono stringenti
riposti tormenti,
amori e ricordi
struggenti.
E’ conflitto inquietante
dell’anima
in agonica attesa
di pace.
Gianfranco Pasanisi
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