Interiore e inviolata solitudine
Non posso aspettare che muoia
perché il silenzio della pace,
mi avvolga nel suo manto.
Ricerco l’assoluto
lontano dai rumori
della frenetica esistenza,
dal trambusto
fragoroso e assordante
del nevrotico ordinario.
Zibaldoni di voci
strepitanti, stridori,
disturbano il riflesso
del riposto pensiero.
Vorrei che compagna
mi fosse interiore
e inviolata solitudine.
Gianfranco PASANISI
Gianfranco Pasanisi
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