Incombe canicola rovente su arsi bronchi,
vecchiezza di flora un dì verdeggiante.
Picea biscia sonnecchia distesa
sull’aprico sasso dell’erta falesa.
Frinisce festosa, cicala chiassosa,
abbriccata su branca rugosa.
Severo picchia solleone
su strameggiato stradone,
su siccitoso, secco ragnatelo
di piante, dallo sterile stelo.
Nell’infuocato, agostano bagliore
lucertole in rito e gioco d’amore
bramano ricetto nel fondo covo
tra il diolico lentisco e l’irto rovo.
Frotte di secolari, vigorosi ulivi,
al suon di vento, danzan giulivi
con scarni rami da monda cionchi
e con nerboruti, grinzosi tronchi.
Essi danzano, volteggiano
con strormir, tra brulicami
di chiome ondeggianti
or verdi or argentee,
ad invocar avara pioggia
che qui non si concede.
Abbagli di luce cocente
che abbrucia d'intorno
su stipe d'oro scintillante
che all'occaso s'accende di rosso
Afa ristagna nei campi
della calura agli ultimi vampi
Gianfranco PASANISI
Gianfranco Pasanisi
54 176 57
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