Or che il mio tempo è all'ultima partita
scorrendo come sabbia tra le dita
non posso non amar la mia tristezza,
il dolore, la gioia, la tua carezza.
Non posso non amar le mie passioni,
l'ebra musica delle mie canzoni,
la semplice, infantile innocenza
svernata al calor dell'adolescenza
e l'intimo inarrestabile sussulto
di un cuor ferito divenuto adulto.
Non posso non amar gli egri pianti,
gli anni di solitudine, i dì festanti,
quel che il destino prodigo ha donato
e quel che avaro, tristo, mi ha negato.
Non posso non amar le mie virtù,
gli errori, i vaghi miraggi di gioventù
e quando mi avvierò con stanchezza
verso dura, inevitabile vecchiezza,
leggero apparirà pondo fardello
perchè amerò con gioia pure quello.

Di mia vita, triste o lieta, non sarà scorno
attendo senza vani rimpianti...
suo fatal ritorno. Gianfranco Pasanisi

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