Vorrei sapere cosa vedi quando osservi intorno.
Cosa canti dentro il tuo tacere.
Se ci sono rampicanti e tramonti nel tuo mondo
e se anche tu, alcune notti, le ascolti gemere.
Se guardi qui, in questo preciso mio momento.
Se hai tempo per pensarmi, o è solo il mio tormento.
Ma non preoccuparti di mie domande storte,
son sciocco e nelle mie notti inciampo.
Lascio queste parole alla tua cattiva sorte,
inversa stella, ascendente adunco,
che mentiva luce impropria dalla volta infinita,
sul maledetto giorno in cui tu eri nata.
Francesco Marco Narrastrofe
61 352 64
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0
- 0