ULTIMO ILLUSO
Eccomi gente, a voi, ultimo illuso
dalla felicità creduta eterna;
oltre la mia porta danza la vita,
passi felpati sulla strada bianca,
vespri di terre d’argilla e grano,
succosi gelsi bianchi gelsomini
tralci di viti, a mille, per i prati
e notti, inargentate dalla luna.
Carezza, il caldo vento dell’estate,
gli esili colli biondi delle spighe,
assuefatti, umani, all’esistenza,
trebbiati dalla morte e dalla vita.
Poss’io vegliare nella silenziosa
e verdeggiante mia, riserva indiana,
a credere negli dei, ultimo illuso.
L.L.
Giuliano
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