C’è un tempo sospeso che è fuori dalla quotidianità da non condividere con tutti, che è dentro di noi e solo nostro , fatto di memorie lontane e ansie vicine che convivono – le une e/o le altre ora sovrapposte o mixsate , ora in dissolvenza – nella dimensione intima, che di per sé è senza tempo né spazio.

E’ solo in quella dimensione che si percorrono sentieri di consapevolezza, di presa di coscienza delle proprie verità – fatte di percezioni, intuizioni , pulsioni spesso emergenti dall’incoscio e dal subconscio – anch’esse non condivise con altri e destinate al proprio patrimonio di creatività , con la sola eccezione condivisibile, tra le pulsioni: quella di nome amore.

Con il ritorno dell’io al tempo non più sospeso, tutto svanisce.       

  • 0
  • 1
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0