Sbocciata fra sorrisi di myosotis ti perdi nel candore dell’elleboro
-ansia di luce fra isole di gelo- Poesia che lieve indugi sulla soglia
oggi non mi cercare: a mani nude ho estirpato lacrime di pietra e intrecci
di capelli e spine. Ora li guardo impallidire senza storia.
Fingerò che nulla sia accaduto,
che il vento fra gli stami del fior di passiflora fosse altro
nel cielo terso fra i petali del pesco ora che tra le dita stringo
solo miraggi d’aria.
Ignaro il calicanto sorride nell’inverno
mostrando appena il suo cuore vermiglio che attraversa indenne questo giorno.