- Sei qui:
- Home
- Forum
- Forum Nuovapoesia
- Benvenuta/o
- .....femminismo?
× Benvenuti sul nostro forum!
Puoi dire chi sei, cosa ti piace e perché sei diventato un membro di questo sito.
Diamo il benvenuto a tutti i nuovi iscritti e speriamo di vederti in giro!
Puoi dire chi sei, cosa ti piace e perché sei diventato un membro di questo sito.
Diamo il benvenuto a tutti i nuovi iscritti e speriamo di vederti in giro!
.....femminismo?
26/09/2022 16:26 - 26/09/2022 19:37 #1 da michela
.....femminismo? è stato creato da michela
Forse questo post, qui non c’entra, ma lo voglio pubblicare lo stesso, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Alcuni giorni fa mi è capitato di ascoltare una conversazione, due donne discutevano sulla necessità o meno che le donne andassero a lavorare. Una delle donne, ben vestita e con un profumo costoso addosso (si sentiva parecchio), sosteneva che: “Cara mia, ormai le donne hanno conquistato il mondo e i maschi se ne devono fare una ragione, io , soltanto così, riesco a sentirmi realizzata” .
A quel punto mi sono sentita in dovere di intervenire e, scusandomi per l’intromissione (tra l’altro una delle signore la conosco da diverso tempo), ho deciso di dire la mia.
Sono un’antifemminista per convinzione, non mi è mai piaciuto disconoscere il mio ruolo di donna, convinta, come sono che, sia la donna sia l’uomo , hanno proprio ruoli diversi nella via ma che devono essere basati sul reciproco rispetto .
Lo sbandierare il femminismo , soprattutto in cortei, o in feste annuali che vede le donne riunirsi e darsi alla pazza gioia senza la presenza maschile , secondo me, è un’offesa per la donna stessa, le ragioni di quella festa annuale non si riferiscono al femminismo inteso come esclusione dell’altro sesso, ma a lotte, anche cruente, che si sono svolte per i diritti fondamentali delle donne quali , diritti al voto, diritto al lavoro, diritto di uguale retribuzione ecc.
Il risultato del femminismo e la sospirata parità dei sessi ,non ha fatto altro che “perdere l’uomo forte su cui si poteva contare” , l’uomo forte su cui si poteva poggiare la testa, l’uomo e la donna che si dicevano “ti amo” spesso (oggi se ne sta perdendo l’uso, si dà tutto per scontato anche il “ti voglio bene” e l’abbraccio con il resto della famiglia, come se manifestare i propri sentimenti fosse una vergogna). Gran parte delle donne oggi si lamentano: “Non è più come una volta, non c’è più romanticismo, non mi porta mai un mazzo di fiori ecc.)”
Anche il “bisogno” di maternità, oggi può essere soddisfatto senza il coinvolgimento maschile, le banche del seme sono a disposizione di tutte!
L’uomo non vuole mostrarsi come veramente è (questo forse è un azzardo), per paura di sembrare poco moderno o fragile?
Bisognerebbe distinguere tra bisogno e voglia di affermazione.
Il bisogno è quando si è soli, quando, per il proprio sostentamento, diventa necessario sbracciarsi e lavorare , o quando il reddito familiare è talmente basso che diventa vitale lavorare in due, non c’è altra soluzione.
La voglia di affermazione diventa mera vanità “sociale” quando, nonostante un reddito alto in famiglia, la donna, a tutti i costi , vuole lavorare per sentirsi libera, moderna e realizzata.
Questo era proprio il caso della signora che conoscevo.
La signora, con tre figli piccoli, arrivata ad un certo punto della sua vita, ha deciso che voleva sentirsi libera, quindi ha cercato e trovato un impiego importante, una donna in carriera. Ma a quale prezzo? La mattina i figli dovevano essere accompagnati a scuola (il marito iniziava a lavorare prima di lei); arrivava sempre tardi in ufficio , si sobbarcava di tante ore di straordinario (per guadagnare di più); aveva la cameriera a casa (certo come poteva fare altrimenti?). La presenza della baby sitter , tutti i giorni, non poteva assicurare il regolare svolgimento dei compiti di scuola dei figli . E il pranzo e la cena? Niente di più facile, cibi pronti acquistati tutti i giorni. ! Alla fine, quando stava a casa, riposava. Intanto i figli, tutti davanti alla TV, oppure con il cellulare in mano. Il marito? Sul divano con il giornale sportivo in mano. Nessun dialogo, nessun libro in mano. L’intero stipendio e oltre della donna, se ne andava tra cibo acquistato pronto , baby sitter e cameriera. Una cosa assurda!
Apro una piccola parentesi, la signora è una di quelle donne che l’otto aprile organizza le cene tutte al femminile, insieme a un bel numero di altre donne che la pensano come lei: proibita la presenza maschile!
Tutto questo e tanto altro (compreso che lei ha tolto un posto di lavoro ad un’altra persona che ne aveva necessità per vivere dignitosamente), ho detto a quelle due signore, mi sono sfogata . Ah, che goduria!
Probabilmente non mi saluteranno più.
La parità non è altro che rispetto reciproco, sensibilità, sostegno e accoglienza piena dei limiti di ciascun essere umano, uomo o donna che sia. La vita, senza l’uno o senza l’altro, sarebbe una noia mortale
Alcuni giorni fa mi è capitato di ascoltare una conversazione, due donne discutevano sulla necessità o meno che le donne andassero a lavorare. Una delle donne, ben vestita e con un profumo costoso addosso (si sentiva parecchio), sosteneva che: “Cara mia, ormai le donne hanno conquistato il mondo e i maschi se ne devono fare una ragione, io , soltanto così, riesco a sentirmi realizzata” .
A quel punto mi sono sentita in dovere di intervenire e, scusandomi per l’intromissione (tra l’altro una delle signore la conosco da diverso tempo), ho deciso di dire la mia.
Sono un’antifemminista per convinzione, non mi è mai piaciuto disconoscere il mio ruolo di donna, convinta, come sono che, sia la donna sia l’uomo , hanno proprio ruoli diversi nella via ma che devono essere basati sul reciproco rispetto .
Lo sbandierare il femminismo , soprattutto in cortei, o in feste annuali che vede le donne riunirsi e darsi alla pazza gioia senza la presenza maschile , secondo me, è un’offesa per la donna stessa, le ragioni di quella festa annuale non si riferiscono al femminismo inteso come esclusione dell’altro sesso, ma a lotte, anche cruente, che si sono svolte per i diritti fondamentali delle donne quali , diritti al voto, diritto al lavoro, diritto di uguale retribuzione ecc.
Il risultato del femminismo e la sospirata parità dei sessi ,non ha fatto altro che “perdere l’uomo forte su cui si poteva contare” , l’uomo forte su cui si poteva poggiare la testa, l’uomo e la donna che si dicevano “ti amo” spesso (oggi se ne sta perdendo l’uso, si dà tutto per scontato anche il “ti voglio bene” e l’abbraccio con il resto della famiglia, come se manifestare i propri sentimenti fosse una vergogna). Gran parte delle donne oggi si lamentano: “Non è più come una volta, non c’è più romanticismo, non mi porta mai un mazzo di fiori ecc.)”
Anche il “bisogno” di maternità, oggi può essere soddisfatto senza il coinvolgimento maschile, le banche del seme sono a disposizione di tutte!
L’uomo non vuole mostrarsi come veramente è (questo forse è un azzardo), per paura di sembrare poco moderno o fragile?
Bisognerebbe distinguere tra bisogno e voglia di affermazione.
Il bisogno è quando si è soli, quando, per il proprio sostentamento, diventa necessario sbracciarsi e lavorare , o quando il reddito familiare è talmente basso che diventa vitale lavorare in due, non c’è altra soluzione.
La voglia di affermazione diventa mera vanità “sociale” quando, nonostante un reddito alto in famiglia, la donna, a tutti i costi , vuole lavorare per sentirsi libera, moderna e realizzata.
Questo era proprio il caso della signora che conoscevo.
La signora, con tre figli piccoli, arrivata ad un certo punto della sua vita, ha deciso che voleva sentirsi libera, quindi ha cercato e trovato un impiego importante, una donna in carriera. Ma a quale prezzo? La mattina i figli dovevano essere accompagnati a scuola (il marito iniziava a lavorare prima di lei); arrivava sempre tardi in ufficio , si sobbarcava di tante ore di straordinario (per guadagnare di più); aveva la cameriera a casa (certo come poteva fare altrimenti?). La presenza della baby sitter , tutti i giorni, non poteva assicurare il regolare svolgimento dei compiti di scuola dei figli . E il pranzo e la cena? Niente di più facile, cibi pronti acquistati tutti i giorni. ! Alla fine, quando stava a casa, riposava. Intanto i figli, tutti davanti alla TV, oppure con il cellulare in mano. Il marito? Sul divano con il giornale sportivo in mano. Nessun dialogo, nessun libro in mano. L’intero stipendio e oltre della donna, se ne andava tra cibo acquistato pronto , baby sitter e cameriera. Una cosa assurda!
Apro una piccola parentesi, la signora è una di quelle donne che l’otto aprile organizza le cene tutte al femminile, insieme a un bel numero di altre donne che la pensano come lei: proibita la presenza maschile!
Tutto questo e tanto altro (compreso che lei ha tolto un posto di lavoro ad un’altra persona che ne aveva necessità per vivere dignitosamente), ho detto a quelle due signore, mi sono sfogata . Ah, che goduria!
Probabilmente non mi saluteranno più.
La parità non è altro che rispetto reciproco, sensibilità, sostegno e accoglienza piena dei limiti di ciascun essere umano, uomo o donna che sia. La vita, senza l’uno o senza l’altro, sarebbe una noia mortale
Ultima Modifica 26/09/2022 19:37 da michela.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- Cristiano Sias
- Offline
- Autore Senior
- tanti
26/09/2022 18:03 #2 da Cristiano Sias
Risposta da Cristiano Sias al topic .....femminismo?
Argomento molto stimolante, vediamo se qualcuno/a dice la sua. Io aspetto a pronunciarmi, non voglio essere troppo cattivo subito .
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Accesso al forum
- Non Abilitato per creare nuovo argomento.
- Non Abilitato rispondere.
- Non Abilitato per modificare i messaggi.
Tempo creazione pagina: 0.612 secondi
Powered by Kunena & Nuovapoesia
- Sei qui:
- Home
- Forum
- Forum Nuovapoesia
- Benvenuta/o
- .....femminismo?
Se questo sito vi piace, considerate di dare anche un piccolissimo aiuto per il suo sostentamento. Grazie