"Nostradamus e l'Italia", il quarto e ultimo volume della serie curata da Raffaele e Cristiano Sias, è disponibile su Amazon, con diffusione mondiale. Entro 60 giorni anche negli stores e in tutte le librerie non convenzionate.
"Nostradamus e l'Italia" chiude la serie "NOSTRADAMUS, LO STORIOGRAFO DEL FUTURO" di Raffaele Sias, che alla traduzione poetica unisce un'intrigante sintesi dei più importanti fatti della Storia d'Italia, traendo spunto da un approccio alle profezie di Nostradamus sicuramente innovativo.
Dalla battaglia di S. Quintino alla "Quarta" guerra mondiale", il cerchio dell'esistenza umana è interpretato minuziosamente, fornendo una visione della nostra Patria sotto una diversa angolazione, fuori dalla fantasie e le fumosità. Vede la luce quindi un lavoro frutto dello studio ventennale di un appassionato, recuperato e presentato in una chiave più raffinata e letteraria, che annovera il primo volume delle Centurie bilingue in poesia, il secondo delle Profezie e il volume "Unicum" che fonde insieme ambedue, per un totale complessivo di oltre 2000 pagine di Storia, Poesia e Profezia.
Quattro libri "coraggiosi", senza dubbio, perché Nostradamus non era mai stato tradotto in Poesia, nel rispetto della metrica endecasillaba originale delle quartine in rima alternata, ma anche per l'analisi storica, astrologica, linguistica, etimologica e filosofica di Raffaele Sias, alla quale si è aggiunta la verifica attenta dei potenti mezzi d'indagine contemporanei unita allo sguardo del letterato, che ha "personalizzato" l'insieme, rendendo questo lavoro "inimitabile". È infine un'opera di Storia, attenta, pragmatica e realistica, prima che di Profezia, "con i piedi per terra", quella vera, determinante, non quella che ci insegnano a scuola, ma che, pure nella visione profetica, restituisce al Poeta quello che è del Poeta, come spiega Cristiano Sias nella sua premessa, con una trasposizione nuova e controcorrente, che riconosce a Nostradamus l'onore del grande uomo di lettere, in una maniera però che, con gli occhi della Poesia, prima ancora della stessa lettera, "tutto appaia più semplice nel senso”. E pure la Storia apprezza.
È un lavoro, in definitiva, sicuramente destinato a fissare un punto nella narrazione di un personaggio controverso che da mezzo millennio fa parlare di sé, studiato da migliaia di esegeti e accuratamente evitato e criticato dalla cultura "ufficiale" per i rischi e la "scomodità" del suo addentrarsi, ma forse mai sufficientemente osservato con la dovuta attenzione e gli occhi disincantati dell'osservatore delle arti universali del creato.
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Nuovapoesia
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