Sono cieli violenti e incerti.

Schiere di stormi sparvieri
dominano pavidi vortici eletti
sostenuti da ali di lusinga
mentre piove grandine di sogni
con zavorre di sentimenti.

Non è il momento di pensare
ma di fare prua del becco
sibilante come nostalgia
affilata lama degli intenti
sulle prede che non fuggono via.

Carezza suo figlio Maria
in fede d'amore universale.

E venne l'angelo salvatore
denti d'oro e occhi di pipistrello
mentre ai villaggi degli elfi
rapivano femmine e bambini
per un'idea di immortalità.

Sentirono le fate ululare
tuoni e folgori guarire i buoni
insieme all'artiglio del male
seminano le valve di verità
in ogni supplice mente normale.

Paziente li aspetta, il mare.


(C.Sias 7/8/22)

  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0