La rinascita della poesia a cui assistiamo in questo momento non la diciamo noi, è un dato di fatto, qualunque cosa possa pensare la nostra illustre enciclopedia on line in cui l'unico "secondario" è l'infelice articolista che così la definisce e che sicuramente è tutto fuorché un poeta. Non possiamo che provare simpatia e ammirazione perciò per un'autrice di prestigio che dice le stesse cose che più o meno ripetiamo noi da anni, e cioè che la poesia è un atto rivoluzionario che "implora un respiro che la dica", soprattutto ora che "la lingua viene così mortificata" e viviamo in una gabbia.
Sembra di leggerci: "E' indubbio del resto che la poesia a fronte di questo impoverimento del linguaggio travolto dalla velocità della comunicazione digitale, stia vivendo una stagione di rinascita" dice l'articolo, firmato solo da un anonimo "redazione Ansa", quasi a simboleggiare il pericolo di sposare nel nostro sistema teorie simili in prima persona.
"Liberare nell'aria il verso", "fare nell'ordine del poco e del niente, del quasi niente", "Poesia è anche il silenzio che precede e che segue il verso, silenzio che precede e che segue ogni parola dentro il verso. Silenzio dentro ogni parola"...cara Mariangela Gualtieri, solo un appunto: La musica nelle parole non è quasi impossibile, come dici tu, noi su internet lo facciamo da quando esiste internet, perché "non possiamo declamarla", come fate voi su un palco o in televisione. Un abbraccio, cara Poeta.

Chi vuole leggere l'articolo Ansa intero, lo trova qui:

Gualtieri e l'arte di dire la poesia

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