La lancetta dei secondi

dell'orologio al muro

non passa la dogana di un numero

poi epilettica straziante

stecchita nel suo tempo

 

Sul chiodo, il ragno

stanco del terremoto al quarzo

finalmente può costruire il nido

sul tetto del quadrante

e i miei pensieri pascolati dai tic tac

nel silenzio incominciano a razziare

noia oltreconfine

 

Tra uno sbadiglio e un'occhio a semaforo

e un capello al solletico sul naso

bussa un ricordo d'amore

e i nervi sul volto in un lampo

allertano una mimica d'accoglienza

al sorriso di lei che mai interpretai

 

Sulla fronte una sorgente

e il dorso di mano smista rivoli

poi a falda il ronzio di una mosca

e una farfalla stanca di fiore in fiore

nuota affannata nel pozzo dell'anima

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Da : Una Farfalla All'ombra Della Luna

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