L’anima vaga
Nel terreno insalubre
Non conosce sosta
Si affatica e trema.
E cade.
E si rialza.
E cade.
E ci riprova.
E vaga.
E cade.
Cammina di nuovo.
E cade.
E inciampa,
Barcolla
Trema.
E cade.
Che fatica, il cuore,
Che incertezza.
E quanti muri
Crescono dentro ai corpi
E fra di noi.
Le mani
Sporche della terra buona
Affaticate
Cercano il sentiero,
Quella strada giusta
Quella che salva,
Tra luce e ombra
E che ci fa sperare.
E che tenerezza guardarci
Rialzare senza chiedere
Muti
Rialzarci con orgoglio
Sempre.
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