Devi sapere che il cammino della libertà è il più lungo e faticoso. Bisogna liberarsi delle scorie, di ogni zavorra, soprattutto di quella che sembra darti sicurezza e stabilità, e delle maschere, dei ricordi tristi, di ogni risposta non compresa e finalmente chiara. Dimentica i sorrisi, lava i ricordi, vivi di sostanza, conserva l'essenziale. Chi fugge non è un vile, chi combatte non è un eroe. Chi soffre non è una vittima. Vincere o perdere è solo una classifica di nullità. Vivi da viaggiatore, non da turista. Conoscerai più nella tua prigione, che nell'universo infinito. Prendi coscienza dei tuoi limiti. Preparati al dolore, sanguinare anticipa soltanto la serenità. Potrai essere felice, ma non inseguire la felicità, sarà lei a inseguirti. Solo allora potrai essere un vero uomo, una vera donna. E nessuno potrà permettersi di dirti "il mondo va così, sei sempre lo stesso, la stessa, non andrai da nessuna parte". Perché chi non è andato da nessuna parte è soltanto lui, o lei.

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